Mario Gelfi

Nato a Milano in una fredda Domenica di Gennaio del 1980 e da sempre cedevole al fascino degli effluvi del pianeta Vino, ho (credo) saggiamente deciso di dare seguito e concretezza al crescente interesse enoico percorrendo gli studi che mi hanno portato a diventare prima sommelier e poi degustatore ufficiale. Titoli conseguiti presso l’Associazione Italiana Sommeliers, che ringrazierò finché avrò battito cardiaco per avermi accolto tra le sue fila. L’ho in seguito piantata in asso, ma credo non se ne sia accorta.

A cavallo tra il 2011 e il 2012 ecco l’illuminazione, la svolta e sprezzante del pericolo abbandono una solida attività contadina decidendo di “professare” come sommelier attraverso SOMMELIER SOCIAL CLUB, da prima girovago senza un rifugio, poi dal Settembre 2013 all’interno di uno spazio dedicato a Nerviano (MI), avvalendomi di capaci collaboratori e mantenendo, su richiesta, l’originaria impostazione “su chiamata”.

Vivo il lavoro un attimo fuori dagli schemi. Non amo i codici e le convenzioni. Mi diverto ad uscire dai binari, mi piace il confronto con il cliente, il contatto diretto con i produttori, essere tempestato di domande, anche le più balorde. Preferisco jeans e T-shirt a giacca e cravatta. Ogni tanto magari ci scappa una camicia, giusto quando sono in vena di vestirmi bene. Come si dice, cerco di essere sempre me stesso. Funziona? A voi l’ardua sentenza.

Tra le altre: costruttore famelico di Lego e tifoso dell’Inter, per cui ho smesso da anni di imbufalirmi pur rimanendone fedele e disilluso sostenitore. Scarso intenditore d’arte, musica, cinema e nuove tecnologie. E poi ancora: non ho hobbies estremi, non ho girato il mondo all’avventura con lo zaino in spalla, non ho conoscenze altolocate o di vipperia in genere, non ho lauree (giusto un diploma di perito agrario) o ridondanti master conseguiti nelle più prestigiose università delle città più in della Terra, non ho mai ricoperto ruoli professionali da far crepare d’invidia il proprio peggior nemico. Si può quindi affermare che ho un curriculum Facebook risibile.

Davide Robbiati

Maturava l’uva in quel caldo agosto del ’76 e forse presagivano già, in Borgogna, che si sarebbe trattato di una vendemmia d’eccezione… In un piccolo angolo del Varesotto venivo alla luce io, un pomeriggio di sole velato. Non ho altri collegamenti importanti con la Borgogna, se non la curiosità smodata che, anni e anni dopo, mi avrebbe colto e fulminato.

Ma c’è voluto del gran tempo, come per tutte le cose degne. L’amore per il vino nasce quasi di soppiatto, con le uscite tra amici in visita nelle enoteche di zona, a cercare di darsi un tono davanti quel mondo di chiacchiere e lustrini. Quando si comincia a fare sul serio, appare la sostanza dietro l’apparenza: il vignaiolo è il fulcro di tutto il discorso, la sua visione della vitivinicoltura è la chiave per interpretare la sua produzione. L’interesse non può più aspettare e si trasforma in urgenza.

Ecco i meravigliosi corsi AIS arrivarmi in soccorso: tutte le domande trovano risposta, ma nuove e più complesse se ne propongono. La ricerca non può infatti avere fine, in un mondo così vasto e multiforme!

Il gusto si precisa, in un modo che nulla ha da spartire con fama e medaglie. Naturale non è solo un’etichetta, ma un contenuto preciso e orgoglioso, una idea chiara di come trattare il territorio e i suoi frutti: il vino si è fatto emozione pura.

Sulla scia di questa scoperta non tarda a manifestarsi la deriva conseguente: la birra artigianale. Qualche incontro fortuito di etichette nei locali più illuminati, dà il via ad una ricerca autodidatta sul significato di quell’aggettivo e sul senso da dare, allora, ad un piacere condiviso in compagnia. Acquisti e confronti, assaggi e ricerche, fino a lanciarmi in qualche commento sul web. Ecco, l’incontro con Mario è proprio dietro l’angolo: inizia così la mia avventura al Sommelier Social Club, con una doppia serata dedicata agli stili birrari… C’è tempo, poi, per alcuni corsi di perfezionamento tecnico, che non sviliscono in nulla l’emozione della birra, ma arricchiscono la conoscenza di cosa ci sia dietro di preciso.

Ora è solo il momento di sguinzagliare un altro po’ la curiosità e andare ancora un po’ più in là, fino al prossimo orizzonte.

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Sommelier Social Club
di Mario Gelfi e Davide Robbiati
P.zza Crivelli 1, Nerviano (Mi)
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